Paradise Broken è un progetto dal taglio fortemente giornalistico sul tema dei crimini ambientali in Sardegna e in Albania. Prodotto in collaborazione con l’Istituto Affari Internazionali e la presidenza italiana dell’OSCE, nasce dall’esigenza di voler sensibilizzare e promuovere un dibattito sui danni generati dalle attività legate ai crimini ambientali, spesso trascurate dalla comunità internazionale e dall'opinione pubblica.
L’obiettivo è così quello di mettere in luce come i reati ambientali possano apparire nella vita reale e quanto profondamente possano mettere in pericolo, anche in modo permanente, l'ambiente, il paesaggio e la vita delle comunità che ne sono interessate.
Il progetto consiste in una mostra multimediale e in un lungo video reportage che mostrano le brutali ferite inferte ai due territori e la popolazione colpita: Paradise Broken racconta così dei laghi contaminati di cianuro della miniera sarda di Furtei in Sardegna, del territorio intriso di sversamenti di petrolio della città di Kuçovë e dei residui tossici di cromo a Berat, in Albania, per mostrare come entrambe le regioni siano, in un certo senso, broken paradises: terre di straordinaria bellezza, ferite dalle mani dell'uomo.
Paradise Broken è stato esposto, in qualità di mostra-evento, in occasione del 25° Consiglio dei Ministri dell’OSCE a Milano nel dicembre 2018 e, come esposizione fotografica, presso la Farnesina, nel febbraio 2019.